no le loro tavole moderne, che con strumenti piccioli, segnati co i semidiametri di poche particelle; et ristringerommi à quattro sole di più delle due antedette; la prima delle quali, è segnata secondo le grandezze de i lati d’alcune figure regolari tutte d’area uguali, si che con essa si fa in un subito, e con una semplice apertura, un poligono uguale ad’un’altro; anzi con poca cosa più, à due, ò à trè, et à quanti piace, tutti d’una medesima, ò pure di diverse specie: nella seconda sono i diametri delle sfere, ò diciamo palle d’uno stesso metallo, o d’altra materia homogenea, mà di diversi pesi: nella terza sono le grandezze de i diametri delle palle d’un medesimo peso, mà di diversi metalli: et nell’ultima di queste, le grandezze de i lati de i cinque corpi regolari, et il diametro della sfera tutti frà loro di capacità uguali; le quali s’aiutano talmente insieme, che con mirabil modo fanno parer facili alcune operationi, che senza questo riuscirebbono molto difficili, lunghe, et faticose. La onde con tale aggiunta non pare che si possa per le cose di geometria aspettare altro più utile, ne più comodo strumento: et perciò hà destato in molti il desiderio