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L’Illustriss. Signore Guidobaldo de Marchesi del Monte, che in quei tempi si tratteneva in Urbino per conferire i suoi studij con il Commandino, et spesso era alla casa dove lavorava il Baroccio, havendo più volte veduto il sopradetto strumento, et considerando con la felicità del suo ingegno, che si poteva sodisfare al medesimo desiderio con assai minor fatica, e spesa; ne fece dall’istesso fare uno con le gambe piane à guisa di due regoli più larghi, che grossi, et da ciascuna parte fece che si tirassero linee rette dal centro della snodatura delle punte[Forma dell’instrumento], segnando quelle d’una parte col medesimo modo, che havea tenuto il Commandino in fare le buche; et quelle dell’altra secondo le grandezze de i lati di diverse figure equilatere, et equiangole inscritte nel cerchio, col diametro uguale à tutta la lunghezza dal centro alle punte; il che fù piacciuto oltre modo, si per la simplicità della fabrica, et uso suo, come per lo numero maggiore delle divisioni per le linee rette, che l’altro non n’era capace; mà particolarmente per potere con l’istessa facilità dividere anco le circonferenze de cerchi, et trovare le grandezze de i lati de i poligoni descritti in essi, et molte al