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118 VSO DELLA tutta la d Kbvguale i cubi delle parti D G,& GK infieme con due parallelepipedi vno con la bafe tripla del quadrato dg, & altezza GK;el’al- fterleco- tro có la bafe tripla del quadrato gk,& altcz- t^d' za DG: tutt^ue i quali fi compone vn pa- ffir- rallelepipedo, triplo di quello, che per bafe hà do Pifd- il rettangolo kdg,& per altezza la gk; dirna- no difi» niera che il cubo dk, viene ad’auuanraggiare di tanto il cubo d G,quanto è il detto parafielo- pipedo con il cubo gk; il quale auanzo, fi mo- Lionar- Arerà efTere vguale al cubo f k; Perche eflendo doPifk-ìaFK, ancor leidiuifain g,farannoaltrefial no difi, cub0 F KjVguali i cubi f G, gk, infieme col pa- rallelepipedo triplo di quello, che hà per bafe il rettangolo kfg,&per altezza la GK; Laonde hauendol’vno, e l'altro parallelepipedo la medefima altezza GK:faranno frà loro come le 25. del bafi,e però quello, che hà per bafe il rettango- lo kdg, auanzarà l’altro che per bafehàilret- Jl[ e tangolo kfg, d’vn parallelepipedo, cheper altezza habbia la gk, & la bafe vguale al gnomone tvx, cioè vn rettangolo con vn lato vguale alle due dk , fg, e l’altro alla df,ì! quale, perche con la bafe di quello al quale fi è . dimoftrato edere triplo il cubo g f, fi rifponde contrariamentecon le altezze D f , GK, perciò quefte vengono ad’effere frà loro vgualije però

  • (eà quei tré, che hanno per bafe il rettangolo

KFG, fi aggiungerà il cubo fg; s’agguaglie- ranno àquei trcparallelepipedi,che hanno per bafe