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— Riportala al padre Adamo, che la perse mentre dormiva.
— Vuole un filetto alla parigina?
— Carne, mai!
— Allora una bella sogliola panata?
— Il pesce lo devi dare ai gatti.
— Una frittata?
— Uova e latticini, tutto veleno per lo stomaco! —
Il cameriere stizzito:
— Vuole un fritto di francobolli o una mezza porzione di guttaperca alla parmigiana?
— Se non c’è altro, pazienza! Piglierò il filetto alla parigina. —
Dopo cinque minuti il filetto arriva: il cavaliere lo assaggia, e quindi, richiamato il cameriere, gli dice:
— Portalo via!
— Forse è poco cotto?
— Eccellente per chi piace la carne. Fortunate le folaghe e i frati certosini, che mangiano pesce da un anno all’altro. Si potrebbe avere una sogliola fritta?
— Subito. —
Dopo tre minuti la sogliola arriva: il cavaliere l’assaggia appena, poi richiama il cameriere:
— Portamela via.
— Non è abbastanza fresca?
— Freschissima: ma il pesce per me è un cibo da gatti. Anche l’odore mi secca. Prenderò una frittata.