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— Maledetto il Novembre e la sua smania di far da Aprile! —

Quindi salta il letto tutto stizzito, si veste in quattro e quattr’otto, e preso il soprabito ovattato, il cappello e il bastone, dice alla cameriera:

— Dov’è la scheda?

— Quale scheda?

— Quella del deputato.

— Ieri, quando la portarono, la posai sul suo scrittoio.

— Stillo scrittoio non c’è più. Cercatela. —

La cameriera esce, e poco dopo ritorna colla scheda in mano.

— Ecco la scheda.

— Vi potevi risparmiare la fatica di trovarla.

— Lei mi ha detto che la cercassi!

— Vi ho detto cercatela, ma non vi ho detto trovatela, imbecille! Tornerò alla solit’ora.

— Che cosa vuole da pranzo?

(arrabbiatissimo) Un deputato arrosto.

— Semplice o guarnito?

— Con un contorno di patate e di moccoli ereticali. —


*


Qual è il suo nome e cognome?

Tutti quelli che lo conoscono di saluto o di vista, lo chiamano semplicemente «il Cavaliere».

Io l’ho incontrato appunto ieri mattina, mentre uscivo di casa.