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quel Bene! e quel Bravo! piovuti dalla piccionaia, aprono anch’essi una parentesi, scrivendo in lettere sottolineate — «sensazione profonda nella Camera e nelle tribune».


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Tutti i giornali politici hanno un gerente responsabile.

— Che cos’è il gerente responsabile?

— Ce ne sono di due specie: veri e falsi. —

Un gerente che sappia leggere e scrivere, non è più un gerente: è una comparsa teatrale, è un moro colla faccia tinta di cioccolata.

Il gerente vero, genuino, quello tutta lana, come le flanelle inglesi, è il mammifero bipede, nello stato vergine d’analfabeta. Esso ha imparato a fare la propria firma per Uso del Procuratore del Re, con lo stesso metodo, col quale imparò a fare le gabbie per gli uccelli, cioè a furia di stecchi e di pazienza. La legge non riconosce nello Stato altri giornalisti fuori di lui.

Il gerente è sempre gerente; diventa giornalista soltanto dinanzi alla Corte d’Assise. È là ch’egli deve rispondere di un articolo che non ha scritto, che non ha letto e non leggerà mai.

Mille ottocent’anni addietro, il proconsolo Pilato, per salvare l’Uomo di Nazaret, offerse al popolo l’imputato Barabba; ma gli ebrei ricusarono.

Oggi la legge, per salvare lo scrittore, ha proposto di mettere in carcere l’analfabeta; e i