Pagina:Occhi e nasi.djvu/75


— 74 —

un braccio a Smolensko,... e il cuore a Varsavia mi assicurava ieri sera che, dopo il famoso inverno del 1812, non aveva mai sentito un freddo uguale.

Questo venerando patriotta, che mi onora della sua confidenza, è grandemente stimato nei circoli politici della giovine Russia, e gode tutta la fiducia del primo cameriere dell’Imperatore. Credo di avervi detto abbastanza per farvi capire a quali fonti ho potuto attingere le importantissime notizie, che oggi vi mando».


*


— Definitemi ora il giornalista incaricato di «far la Camera».

— L’arte di «far la Camera» ossia di tirare a volo sui discorsi che escono di bocca ai Deputati, è una cosa delicatissima! Non s’insegna, e non s’impara: bisogna sentirla!

— Perchè nel dialetto giornalistico, si dice «far la Camera?»

— Nessuno l’ha saputo mai. Sarebbe lo stesso che domandare ai parrucchieri e ai barbieri, perchè dicono «far la barba» quando, invece, è provato che la disfanno. —

Il giornalista che «fa la Camera» occorre, prima di tutto, che sappia prendere l’intonazione precisa del giornale, per il quale scrive i resoconti parlamentari.