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— Nossignore! Questo è il mio nome; ma il babbo, quando pativa di tenerezze, mi chiamava anche col soprannome di Pietrino. —
Il ragazzo di strada, perchè possiate riconoscerlo alla prima e non sbagliarlo coi falsi ragazzi (ogni confraternita artista ha i suoi guastamestieri) presenta questi connotati, o segni particolari:
viso sudicio:
mani sudice:
tutto il resto sudicio.
Il sudiciume è la prima camicia del povero. Un povero col viso pulito sarebbe un mezzo signore e sciuperebbe la collezione.
Durante i calori estivi il ragazzo si tuffa nel fiume, che scorre in mezzo alla città, ma non lo fa per lavarsi. Lo fa unicamente perchè gli hanno detto che il bagnarsi alla vista di tutti senza la foglia di pampano, è severamente proibito dai Regolamenti municipali.
Una trasgressione ai Regolamenti municipali, per il ragazzo di strada, è sempre molto più igienica e rinfrescativa dell’acqua corrente.
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I suoi capelli, ribelli a ogni piega, non soffrono altra pettinatura, che quella delle cinque dita della mano. È l’arte del parrucchiere ricondotta alla semplicità della sua prima origine.
I suoi calzoni crivellati da lunghi strappi e da larghissime feritoje, lasciano passare la luce