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— Io?... io non mi lamento di nulla.
— Si metta lì a sedere.
— Grazie.
— La prego: si metta lì a sedere: ha forse paura?
— Paura di chi?
— Di me?...
— Di lei, no: ho paura de’ suoi occhi!
— Non dica freddure. Si rammenta come andò la cosa? Lei cominciò a venir per casa: mi fece un po’ di corte, e finì col chiedere la mia mano.
— E mi fu promessa con pienissimo consenso.
— Adagio con quel pienissimo. Io non risposi nè sì, nè no: ma come donna prudente, presi tempo a riflettere.
— Mi pare che la cosa non andasse precisamente così.
— Andò così, e basta. In quel tempo frequentava la casa nostra anche il marchese Rodolfo Marliani, giovane un po’ scapato, ma di buona compagnia e molto distinto.
— Anzi distintissimo.
— Era mio dovere mostrarmi gentile con lui, come con tutti gli altri.
— Forse un po’ troppo gentile!
— Misuri le parole, signor Valerio, e non offenda! Può darsi che qualche volta eccedessi in cortesia.... ma non me ne accòrsi mai.
— Me ne accòrsi io.
— Se badasse ai fatti suoi, questo non sarebbe accaduto. Mi ricordo benissimo che lei