Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 197 — |
siti e di libri noiosi. L’uomo che sa scrivere è già incamminato su quel lubrico sentiero, che mena alle alterazioni in documenti pubblici, alle cambiali false e alle commedie in cinque atti e in versi martelliani.
È appunto per questi e per molti altri motivi, che sarebbe bene gridare fin d’ora: rispettiamo gli analfabeti!
L’analfabeta, con una splendida similitudine, venne paragonato a un candido foglio, vergine e puro da ogni macchia d'inchiostro e da ogni lettera dell’alfabeto: sicchè dunque, a conti fatti, l’Italia può vantarsi presentemente di possedere diciassette milioni di fogli candidi come la neve. Signor Ministro! Un po’ di carità per tutte queste risme di carta bianca!...
Devotissimi |
Il Granduca e le feste fiorentine.
Ritratto dell’ultimo Granduca, veduto di dietro: — Due ginocchi ripiegati, che uscivano di sotto a un soprabito nero, e sul bavero del soprabito una testa che ciondolava di qua e di là, come se fosse una testa da potersi levare e rimettere a piacere.
In quei tempi preistorici, il Granduca era la salsa e il condimento di tutti i divertimenti pubblici; e la salsa e il condimento, pare incredibile,