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— Io non vi dirò che sia brutto: ma gira e rigira, alla fine l’è tutt’acqua; e per me l’acqua l’ha saputo sempre di poco, anche quando l’è salata.

— O per noi? noi s’è detto sempre piuttosto un bicchier di vino, che tutto il Mediterraneo. A proposito, Nanni; tu che da ragazzo hai studiato geometria, perchè il mare a Livorno lo chiamano il Mediterraneo?

— Gli è un soprannome che gli hanno messo i livornesi. I livornesi sono famosi per queste burlette. Figuratevi che loro le «Cascine», invece di chiamarle come noi, le chiamano «l’Ardenza».


Come studiavano i fiorentini.


Dalle vecchie statistiche delle scuole fiorentine si rileva un fatto singolare; voglio dire il fatto, che in quei tempi, a Firenze si studiava meno cose d’oggi e s’imparava di più.

Questo controsenso quasi scandaloso ha dato nell’occhio a tutti i nostri Ministri dell’Istruzione pubblica: ma nessuno di loro, per ora, ha osato spiegarlo. Si vede proprio che nel mondo c’è un pudore anche per i Ministri.

La corporazione degli studenti si divideva in varj gruppi, fra i quali, gli alunni degli Scolopi, gli studenti dell’accademia di Belle Arti o Bellartini, e gli Spedalini, ossia i praticanti della Scuola di Medicina e Chirurgia: per altro il gruppo più numeroso di tutti, anche allora, era quello degli studenti che non studiavano.