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lo fanno unicamente per insegnare qualche cosa ai loro maestri, che ne hanno tanto bisogno!
— Chi è che ha cancellato i ragazzi dalla faccia della terra? —
Ve lo dico io: la lettura ostinata dei giornali politici.
Avviso ai padri e alle madri di famiglia!
Padronissimi, del resto, i padri di famiglia di comprare un giornale, e due, e quattro, e cinque, e dieci; perchè i giornali, anche a volerne abusare, sono come la polpa di tamarindo: se non fanno bene, non fanno male dicerto. Basta saperli leggere per il verso del pelo..., come il panno inglese.
Ma il guaio sta qui: che i padri di famiglia quando hanno dato un’occhiata al giornale, lo lasciano per il solito o sulla tavola o sul canapè o sul caminetto, insomma in uno di quei tanti posti visibili e accessibili, dove anche i ragazzetti possono arrivare benissimo colle mani. Grande imprudenza! Perchè bisognerebbe ricordarsi che i nostri ragazzi son ghiottissimi, avidi, affamati della lettura dei fogli politici, forse a motivo di quella passione ingenita che si rivela nella primissima età per la lettura delle favole, delle novelle e dei racconti dell’Orco e delle Fate.
E allora cominciano le prime noie in famiglia.
Ecco il ragazzo che si volta col giornale in mano e domanda alla mamma:
— Dimmi, mamma, che differenza ci corre fra i fatti veri e i fatti diversi?
— I fatti veri, risponde a caso la mamma,