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Dopo pochi minuti tornò in sala e disse:

— La valigia è fatta.

— Ci hai messo tutto?

— Tutto, fuori che questa fotografia, perchè m’immagino che vorrai tenerla nel portafogli.... dalla parte del cuore.

— Quale fotografia!

— Questo ritratto di donna.... L’hai già dimenticato? Eppure c’è scritto dietro col lapis — ricordo di un primo amore — E il carattere non è tuo..., è di lei!... —

Sebbene l’Emilia pronunziasse quel lei senza guardare in faccia nessuno, Laura diventò del color della morte e mancò poco non cadesse svenuta.

— La conosci questa donna? — riprese l’Emilia, mettendo la fotografia sotto gli occhi di Vittorio.

— Non mi pare....

— Fatela vedere a me, — disse Demetrio; — io forse la conosco....

— No, povero amico, non la conoscete neppur voi!.., o almeno non la conoscete bene!

— Ditemi almeno se è bella.

— Bella? peuh! così così.... Dico la verità, se io fossi un uomo non la sposerei davvero. —

A queste parole, Laura, che era bianca come un’immagine di cera, diventò verde come uno smeraldo.