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sul canapè, e le disse sottovoce con una specie di mistero:
— Sa chi è di là?
— Chi?
— La signora Emilia! —
Laura fu presa da un tremito per tutta la persona; ma ebbe tanto spirito per dire alla cameriera:
— E che bisogno c’è di tutto codesto mistero!
— Credevo....
— Chétati, imbecille, ed escimi di torno! —
La Marietta se ne andò, ma nell’andarsene via dalla stanza, disse fra sè e sè tutta contenta: — «Imbecille quanto ti pare; ma intanto ti ho guastato le uova nel panierino».
— Laura!
— Emilia! Che cosa significa questa improvvisata!
— Un capriccio, uno de’ miei soliti capricci, mia cara e simpaticissima amica. E Vittorio è in casa?
— Credo che Vittorio per questa sera non lo potrai vedere.
— Perchè?
— Perchè mi ha detto che andava, colla strada ferrata, a fare una visita allo zio Arciprete.
— Per l’appunto stasera! Pazienza. Scommetto che tu non mi aspettavi.
— A dir la verità, ti aspettavo fra tre o quattro giorni. Almeno così mi disse Demetrio.
— Ma invece ho anticipato: e sai perchè? Per arrivar qui all’improvviso senza che Vittorio ne sapesse nulla.