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E la lettera fu strappata in due pezzi.

— Però prima di strapparla, potevo almeno aver guardato la data. Vediamo un po’ se riunendo i pezzi, potessi raccapezzare in che giorno è stata scritta...: 17 aprile, ore 5 di mattina. È scritta proprio d’oggi! Ora son contenta e non voglio leggerne più: nemmeno una parola. Guarda un po’ che sfacciato! O che non ha il coraggio di chiamarmi Adorata Laura? E chi gli dà il diritto di prendersi con me tanta confidenza? Sono stanco di vedermi trattato con tanta freddezza.... Poverino! se è stanco si metta a sedere. E poi se è stanco lui, sono stanca anch’io: e così ci troviamo perfettamente d’accordo.... Vi ho supplicato mille volte per ottenere da voi un colloquio intimo, a quattr’occhi, di pochi minuti.... Cucù! caro mio, è inutile che tu faccia con me il Giorgio, perchè io non sono l’Emilia.... Sicuro gua’: nome si fa a negargli un colloquio intimo a quattr’occhi? Bisogna essere proprio scompiacenti!... So che questa sera avete fissato di andare con Demetrio alla prima rappresentazione dell’Opera nuova. Non potreste lì per lì improvvisare un dolor di capo e rimanere in casa?... Perchè no? Quando si tratta di fare un piacere a un galantuomo come lui, qual’è quella donna che non comprerebbe apposta un dolor di capo? Se voi mi negate questa prova di fiducia, io non son degno di restare in casa vostra, e partirò fra due o tre giorni.... Fra due o tre giorni? Anzi caro il mio Don Giovanni, lei partirà subito: oggi stesso! e a farlo uscir di casa ci penserò io! Lo sappia,