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dura necessità di doversi comprare gli stivali a un tanto il metro!
Scampolino fa il mestiere d’impiegato regio, e gode uno stipendio o, per dir meglio, soffre uno stipendio di sessanta lire al mese e lo soffre con molta rassegnazione.
Le sessanta lire mensili vengono ripartite così:
L. | 4,00 | di ritenuta. | |
» | 15,00 | per fitto della camera. | |
» | 0,20 | alla serva di casa, perciò gli rifaccia il letto una volta il mese, quando il mese è di trenta giorni, e due volte quando il mese per disgrazia è di trentuno. | |
» | 10,00 | al calzolaio, in diminuzione di un vecchio debito per cinquantaquattro metri di risolature fatte in diversi tempi. | |
» | 3,00 | per le colazioni, a 10 centesimi l’una (nei giorni di grasso, un pantondo coll’odore del salame; e nei giorni magri, un pezzo di pane strofinato leggermente a un barilotto di acciughe squisite). | |
» | 9,80 | al fornaio, in conto di tanto pane divorato con ansia febbrile in que’ giorni che stava aspettando il decreto di nomina. | |
» | 5,00 | al sarto per avergli somministrato | |
L. | 47,00 |