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quella di vedersi mettere in carcere almeno due volte il mese, mentre il Presidente del Tribunale non ce lo mettono mai! E poi si deve dire che la legge è eguale per tutti!

Nauseato da tanti soprusi, finisce qualche volta col prendere in uggia il paese natio, e dice ai sui compagni con accento di profondo sconforto:

— Voglio mutar aria....

— E il motivo?

— In questo paese un galantuomo non ci può più campare. Se giri per la strada, ti dicono che sei un vagabondo e t’arrestano, se stai a vedere chi passa, ti dicono che sei un ozioso e t’arrestano, se cammini col berretto sugli occhi, ti dicono che sei una persona sospetta e t’arrestano, se entri in Chiesa per dire un paternostro, si figurano che tu sia un borsajolo e t’arrestano, se campi del tuo senza chiedere nulla a nessuno, dicono che non giustifichi i mezzi di sussistenza e t’arrestano, se scansi le guardie di città inciampi nei questurini, se scansi i questurini inciampi nei carabinieri.... insomma, per un galantuomo, in questo vilissimo paese non c’è più verso di tirarsi avanti!...

— E dove vuoi andare?

— In qualche luogo anderò. Alla peggio, alla peggio anderò in Egitto.

— Che è lontano di molto?

— Un viaggio di quattro o cinque giorni. Io non ci sono mai stato, ma la strada me la figuro. Si piglia il biglietto alla stazione: quando si ar-