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pita; e l'autore novellino, senza mettere tempo in mezzo, va a cercarlo fino a casa e gli presenta il copione.
Col fare disinvolto dell’uomo avvezzo, il capocomico dà subito un'occhiata al numero dei personaggi, che entrano nella commedia, e un’altra occhiata all'ultima scena finale; poi dice solennemente:
— È un bel lavoro! un lavoro coi fiocchi! Ma.... lei ha fiducia in me?
— Si figuri!
— Allora le dirò che bisognerebbe fare un piccolo cambiamento.
— Quale?
— Vedo che nella sua commedia vi sono quattro donne, e io, presentemente, non ho disponibili in Compagnia che tre donne sole, perchè la prima Ingenua è incinta di nove mesi....
— E allora come si fa?
— Ci vuol poco. Si sopprime nella commedia una donna, e si mette invece un uomo. Guardi qui: invece di questa Emilia, facciamo un Emilio, e tutto è accomodato.
— Lei dice bene, ma la commedia non cammina più.
— Perchè non cammina? Ha fiducia in me?
— Si figuri!
— Dunque mi lasci fare. Tutte le commedie camminano: basta saperle mandare. Io, per sua regola, ne ho fatte camminare di quelle, che non avevano nemmeno le gambe! Ci crede?
— Lo credo!