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LA VERTIGINE
Si racconta d’un fanciullo che aveva
- perduto il senso della gravità...
Uomini, se in voi guardo, il mio spavento
cresce nel cuore. Io senza voce e moto
3voi vedo immersi nell’eterno vento;
voi vedo, fermi i brevi piedi al loto,
ai sassi, all’erbe dell’aerea terra,
6abbandonarvi e pender giù nel vuoto.
Oh! voi non siete il bosco, che s’afferra
con le radici, e non si getta in aria
9se d’altrettanto non va su, sotterra!
Oh! voi non siete il mare, cui contraria
regge una forza, un soffio che s’effonde,
12laggiù, dal cielo, e che giammai non varia.
Eternamente il mar selvaggio l’onde
protende al cupo; e un alito incessante
15piano al suo rauco rantolar risponde.