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76 | la pecorella smarrita |
Era il dì del Signore, era l’avvento.
Spariva sotto baratri profondi
21colmi di stelle il tacito convento.
Mucchi di stelle, grappoli di mondi,
nebbie di cosmi. Il frate disse: “O duce
24di nostra casa, vieni! Eccoci mondi„.
In quella immensa polvere di luce
splendeano, occhi di draghi e di leoni,
27Vega, Deneb, Aldebaran, Polluce...
E il frate udì, fissando i milïoni
d’astri, il vagito d’un agnello sperso
30là tra le grandi costellazïoni
nelle profondità dell’Universo...
E il dubbio entrò nel cuore tristo e pio.
“Che sei tu, Terra, perchè in te si sveli
34tutto il mistero, e vi s’incarni Dio?
O Terra, l’uno tu non sei, che i Cieli
sian l’altro! Non, del tuo Signor, sei l’orto
37con astri a fiori, e lunghi sguardi a steli!
Noi ti sappiamo. Non sei, Terra, il porto
del mare in cui gli eterni astri si cullano...
40un astro sei, senza più luce, morto: