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170 gli emigranti nella luna


E dalle grotte orlate di vitalba
videro, i due, rifulgere le accette
18lassù, nel monte, tra il chiaror dell’alba.

S’udiva per le valli e per le strette
l’arido scroscio delle foglie morte...
21I lor compagni erano sulle vette,

volti ai Laghi dei Sogni e della Morte!


ii


E si levò tra quelle genti un suono
dolce di voce. Usciva allor da un velo
25rado la luna pendula, dal cono

d’un abete. Una nebbia, un ragnatelo
di luce scialba tremolò su crani
28lustri, su cenci e bioccoli di pelo;

e rifulsero allora occhi lontani,
zuppi di sogno, e bocche aperte a un alto
31ululo. Il pugno si stringean le mani.

Videro tutti là, di soprassalto,
quella fanciulla, con le braccia in croce,
34bianca sul liscio lago di cobalto.