164 |
gli emigranti nella luna |
|
La vecchia fame li rodea... ma il grano
c’era; ma gialle non avea le reste;
56ma già prendeano le falciole in mano.
Il vecchio freddo li pungea... la veste
c’era: in dosso alle renne era tuttora.
59La legna c’era, ma nelle foreste.
E non c’è dì senz’alba, e l’alba è l’ora
più bella; e senza fiore non c’è frutto,
62e il fiore è bello, il fiore è il più che odora.
Ed è bello ogni boccio, anche s’è brutto...
Sì; ma il lor mondo, più vicino al dì,
65era una falce, un’unghia, un filo... e tutto
in una luminosa alba vanì.