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108 | la mietitura |
ii
Si sa: marzo va secco, il gran fa cesto.
Il gran, per uno pallido e sottile,
19più ciuffi mise, quanto più fu pesto.
Talliva. Allora sopravvenne aprile
con le dolci acque. I giorni erano belli,
22ma e’ passava con il suo barile.
Passava in alto, tra un cantar d’uccelli,
con una gonfia nuvoletta nera...
25E il gran fece il cannello, anzi i cannelli.
Doglia di verno, gioia a primavera!
Tanti cannelli, tante spighe, nate
28d’un chicco solo; e questo chicco ov’era?
Non c’era più. Restare, a che? Pensate.
Il grano intanto chiuso nello stelo,
31dentro le verdi lolle accartocciate,
fioriva. Unita era la Terra al Cielo.
iii
Fioriva il grano. Erano in casa, i fiori,
con l’uscio chiuso, e nuovi della vita
35mescean celati i loro dolci amori.