Pagina:Nuovi poemetti.djvu/123


TERRA E CIELO


i


E disse poi, con tutti i figli attorno,
appiè’ d’un melo, carico di mele:
3“Sì: mieteremo sull’aprir del giorno.

La terra è buona: dura, ma fedele;
ma è una barca, il sole per timone,
6e bianche e nere nuvole per vele.

Ci vuole il cielo: tutto a sua stagione;
e freddo, caldo, dolce, aspro, ci vuole,
9e i lampi e i tuoni e il fumido acquazzone.

Il grano in prima, ebbe due barbe sole,
quando escì fuori, un solo gambo in tutto.
12Venne la neve: — Ah! vuoi goderti il sole?

No! Soffri un po’! Metti altre barbe! Frutto
non vien da seme che non sia già morto —
15Diè’ retta il grano. Marzo venne asciutto.

Guai se i miei campi li prendea per l’orto!