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TRA LE SPIGHE
l grano biondo sussurrava al vento.
Qualche fior rosso, qualche fior celeste,
3tra i gambi secchi sorridea contento.
Pendeano li agli e le cipolle in reste.
S’udian, mutata alfin la voce in gola,
6cantar galletti, altieri delle creste.
Tessea le spighe dello spigo a spola
la cara madre, per i suoi rotelli
9del banco grande e per le sue lenzuola.
Fioria la zucca, arsivano i piselli,
nell’orto. Le ciliege erano andate:
12per San Giovanni avevano i giannelli.
C’erano già le mele dell’estate,
c’erano le susine di San Pietro.
15Fatte via via più lunghe le giornate,
il sole, stanco, ritornava indietro.