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98 | i filugelli |
iii
Canta, nel sole immersa, la calandra
che inebbria il cielo. Tu tra i tuoi castelli
143nella fresca ombra vegli sulla mandra.
Di quando in quando vengono i fratelli
portando rami striduli a bracciate:
146entra con loro il canto degli uccelli,
entra con loro il soffio dell’estate.
iv
Ma sazi alfine i tuoi voraci allievi,
or l’uno or l’altro, lasciano la foglia.
150Erano pigri, agili sono e lievi.
Vagano spinti da non so qual voglia.
Talvolta alcuno qua e là s’arresta.
153Sembrano ciechi che da soglia a soglia
vadano tentennando con la testa.
v
Tu sai, tu vegli: a tempo tu facesti
nella tua selva, o Rosa, quando c’eri
157pei primi funghi, irsute stipe e cesti.