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i filugelli | 97 |
canto terzo
Or sì, conviene ai gelsi bianchi, ai mori,
dare il pennato, e portar foglia a fasci,
129con fruscìo grande e il fresco odor di fuori!
Ma su le prime indugi un po’; nè lasci
che il gregge impingui, e se ne perda il frutto:
132attenta, accorta, a man a man li pasci
più largamente, fin che indulgi il tutto.
ii
Ed ecco allora nell’opaca loggia
piena di verde, uno scrosciare uguale,
136un grosso allegro strepito di pioggia.
Sembra l’oscurità d’un temporale
che fa fuggire con le falci in pugno
139le villanelle... Invece le cicale
cantano al sole, al nuovo sol di giugno.