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Ill.mo sig. Prof. Lysle,

Compiuto or ora il mio brevissimo corso d’Inglese sento il dovere di ringraziarla vivissimamente dell’opera sua, alla quale, molto più che al mio studio, debbo le conoscenze sufficienti acquistate in questa lingua.

Io ricorderò sempre con gratitudine quei convegni serali amichevoli ed operosi, nei quali il suo metodo semplice e razionale veniva formando in me l’abitudine del parlare e dello scrivere inglese. E con piacere le attesto che tra i vari metodi sperimentati non ne trovai alcuno che per rapidità e genialità fosse paragonabile al suo.

Mi conservi la sua amicizia carissima e mi creda

Devot.mo obbl.mo

Prof. Francesco Corninelli.


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Torino, 18 giugno 1904.


Al sig. Prof. Lysle,

Siamo ben felici di poter testimoniare dei notevoli risultati ottenuti nello studio delle lingue col metodo pratico Anglo-Americano del prof. Lysle. Con meno di un mese e mezzo di lezioni di Spagnuolo ci troviamo in grado di capire tale lingua, corrispondere e parlare con sufficiente esattezza.

Notevolissimi poi i risultati ottenuti nello studio della lingua inglese; i pochi mesi di lezione ci misero in grado di comprendere, parlare e corrispondere senza difficoltà. Conoscendo per prova quali difficoltà presentino i vecchi metodi di studio delle lingue, paragonandoli col nuovo metodo del professor Lysle, siamo in grado di comprendere tutto il valore di questo, che rappresenta un reale progresso in questo ramo d’insegnamento.

I nostri più sentiti ringraziamenti al prof. Lysle, del quale ricordiamo con rispettoso affetto la squisita cortesia e compitezza di insegnante.

Tenente d'artiglieria: Umberto Sesia.

» » Carlo Gloria.


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Torino, 20 giugno 1904.


Gentilissimo e carissimo Professore,

Ella sta per partire; ed è con vero rimpianto ch’io abbandono, dopo circa quattro mesi, le mie lezioni d’Inglese. Ella aveva saputo in questo poco tempo rendermi facile e gradito l’uso di quella lingua, in modo ch’io ora mi trovo in grado, quantunque avessi pochissimo tempo disponibile per occuparmi, di discorrere con persone parlanti correntemente l‘Inglese, e di scrivere qualche lettera.

Ed Ella, carissimo Professore, dev’essere ben contento di questo risultato, pensando ch’esso è in minima parte merito mio, ed in gran parte merito suo, che seppe rendermi col suo vivo ingegno, e col suo spirito acuto, accompagnati sempre dalla cortesia del perfetto gentiluomo, le sue lezioni veramente dilettevoli, ch’io rimpiango vivamente.

Questo ch’io compio è non soltanto un dovere, ma soddisfo ad un sentimento di riconoscenza sincera ch’io ho verso di Lei, che seppe rendermi amabile quella lingua dolce e melodiosa. Ed è appunto con questo sentimento ch’io mi allontano da Lei, sperando però di poter nel prossimo autunno ricominciare con un altro corso di lezioni per un’altra lingua.

Augurandole ora, carissimo Professore, buon viaggio nelle nordiche regioni, mi permetto di presentarle i miei più rispettosi ossequi.

Suo dev.mo allievo

Roberto Foà.