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Venezia che fin qui non ebbe che una comunicazione col continente difficile e dipendente dalla stagione e dai venti non sarà ora separata dalla terra ferma che da una strada di pochi minuti, e Milano non sarà separata dall’Adriatico che da una strada di ore 8, e compresevi le indispensabili fermate, di 9, a 10. La lontananza dei luoghi intermedi fra loro diminuisce nella stessa proporzione, ed il paese che la natura rese il più ricco del continente, vedrà concentrata nel breve spazio di poche ore tutta la somma dei suoi interessi.

La seconda parte delle ricerche preparatorie fu l’indagare l’ammontare più approssimativamente esatto delle spese di costruzione appoggiato il più che fosse possibile al movimento ora esistente. Le spese di costruzione furono calcolate, come dicemmo, a 54 milioni di lire, le spese annuali di amministrazioni, di manutenzione, dei locomotivi e mezzi di trasporto compresavi la consumazione del carbone ecc. a circa 3 milioni. All’incontro calcolossi il prodotto annuo lordo a 7,300,000 lire, dal che verrebbe a risultare un annuo prodotto sotto di 4,400,000 lire cioè di più dell’otto percento del capitale sborsato. Questo calcolo è basato sulla proporzione minima dello stato annuale del movimento, non contando niente l’aumento considerabile che in questo deve operarsi per effetto delle comunicazioni delle strade ferrate; come pure i prezzi dei posti dei viaggiatori furono calcolati bassissimi e divisi in tre classi, a ciò le persone tutte dalla più elevata all’infima condizione della società potessero approfittare del vantaggio di un tale stabilimento. Siccome queste spese non si possono bene esaminare e giudicare se non esposte in dettaglio, così facciamo seguire qui sotto i titoli di ciascuna rubrica senza però entrare a farne un più minuto sviluppo; per il quale noi