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di 5,932,000 lire, ed il suo peso, di 11,864,000 libre venete, che ponendo il prezzo del trasporto a soli 3 centesimi la libbra produrrebbe alla società un’annua rendita di 355,920 lire. Anche per il burro, che nella Lombardia si produce alla superfluità, ed all’incontro molto ricercato e scarso è nelle provincie di Verona, Vicenza, Padova e Venezia, si potrebbe stabilire un conto eguale; poichè questa derrata anche attualmente ad onta del trasporto più lento e più dispendioso forma ancora un importante oggetto di spedizione. Molto più favorevole sarebbe la prospettiva che offrirebbe il trasporto dei bozzoli dalle provincie venete alle filande della Lombardia, e della stessa seta lavorata, che spedita dal Friuli a Brescia viene e scaricarsi nei magazzini di Milano, per passare poi più oltre a Lione, a Londra ed altre piazze di commercio. Tutti questi oggetti di trasporto sarebbero ravvivati dalla linea settentrionale della strada in un grado di molto superiore, che far nol potrebbe la linea meridionale situata al di fuori di queste direzioni di commercio. In oltre la prima di queste linee, toccando tanti punti centrali di movimento, produrrebbe un considerabile guadagno soltanto quando ne fosse costrutto un pezzo che conducesse da una città ad un’altra senza aspettare che la strada tutta fosse terminata. A questi tanti e variati vantaggi deve aggiungersi anche quello che la strada offre per le mire del governo relative al commercio, all’industria, alla vita sociale ed al militare. Circostanza importantissima è sotto questo ultimo aspetto che Verona la principale piazza d’armi dell’Alta Italia, situata alla porta delle comunicazioni col Tirolo e colla Germania, è nel tempo stesso il punto di mezzo della strada, e di là con eguale celerità possano sulla medesima trasportarsi a Milano ed a Venezia truppe, artiglierie e provvigioni.