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sigaretta in bocca, il cappelluccio ancora sul naso, e non accennava d’andarsene.

— Scultore? - domandò allora la signorina Consalvi, invermigliandosi d’un subito per la sorpresa. — Colli... Ciro?

O Corocillo, già,- disse questi, togliendosi alla fine il cappello e scoprendo le folte ciglia giunte e gli occhi accostati al naso. E, se si vuole, perchè no? scultore.

— Ma mi avevano detto riprese, impacciata, contrariata, la signorina Consalvi che lei non stava più a Roma.

— Calunnie, rispose il Colli, - non ci creda! Propriamente, non sto nè a Roma, nè altrove. Passeggio... Stavo prima fisso a Roma, perchè avevo vinto la cuccagna; finiti i quattro anni del Pensionato, me ne tornai al paese; ma, poichè al paese non facevo nulla, sono ritornato a Roma, dove non faccio nulla lo stesso.

La signorina Consalvi guardò la madre che rideva, e disse:

— E ora come si fa?

— È una bella combinazione! - aggiunse la madre; poi, rivolgendosi al Pogliani: - Ma si rimedierà in qualche modo... Loro sono amici, non è vero?

— Amici, si rispose subito il Pogliani.

Ma il Colli:

— Non ci creda, sa? Mi voleva cacciar via a pedate...

— E sta’ zitto! - gli diede su la voce il Pogliani. - Prego, signore, s’accomodino. Di che si tratta?

— Io me ne posso andare, disse Ciro Colli.

— No, no, pregò la signorina in gramaglie. - É bene che lei rimanga, scusi.

— Ecco di che si tratta, cominciò la signora Consalvi, sedendo. La mia povera figliuola ha avuto la sciagura di perdere improvvisamente il fidanzato...

— Ah, si? — Oh!

— Terribile. Proprio alla vigilia delle nozze, si figurino! Per un accidente di caccia. Forse loro l’avranno letto su i giornali. Giulio Sorini...

— Ah, Sorini, già! - disse il Pogliani. - Che gli esplose il fucile?

— Su i primi del mese scorso. Il poverino era un po’ nostro parente... figlio d’un mio cugino, che se n’andò in America dopo la morte della moglie. Ora, ecco, Giulietta (perchè si chiama Giulia anche lei)...

Un bell’inchino da parte del Pogliani.

— Giulietta, - seguitò la madre, - avrebbe pensato d’innalzare un monumento nel Verano alla memoria del fidanzato, che si trova provvisoriamente in un loculo riservato; e avrebbe pensato di farlo in un certo modo... Perchè lei, mia figlia, ha avuto sempre veramente una grande passione per il disegno...

― No... cosi... - interruppe, timida, con gli occhi bassi, la signorina Consalvi. - Per passatempo... ecco...

― Scusa, se il povero Giulio anzi voleva che prendessi lezioni...

― Mamma, ti prego... - insistè la signorina. - Io ho veduto in una rivista illustrata il disegno d’un monumento funerario del signore qua... del signor Colli, che mi è molto piaciuto, e...

- Ecco, già, appoggiò la madre, per venire in aiuto alla figliuola che si smarriva.

― Però, soggiunse questa, con qualche modificazione lo avrei pensato io...

― Scusi, qual’è?- domandò il Colli. - Ne ho fatti parecchi, io, di questi disegni, con la speranza di aver qualche commissione dai morti, visto che i vivi...

― Lei, scusi, signorina, - interloqui il Pogliani, un po’ piccato nel vedersi messo così da parte, - ha ideato un monumento su qualche disegno del mio amico?