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bottega illustre di Petrus Ruban, il maestro bibliopega della Francia contemporanea. Certo vi era in esse molta abilità e una grande ostentazione di lusso, ma non erano nè pratiche nè veramente di buon gusto. Come la maggior parte dei rilegatori parigini, egli è un illustratore, uno di quelli artisti cioè che credono d’intonare il disegno decorativo al testo del volume, e sovraccaricano di fregi, di simboli e di disegni i cuoi preziosi che la loro tecnica perfetta ha saputo così sapientemente stendere e appianare. Con quale risultato non saprei dire: certo gli esemplari posseduti dall’Houssay nella sua mirabile biblioteca erano l’ultima parola dell’arte: ma non producevano nessun sentimento piacevole all’occhio o al tatto e mancavano di quella qualità che gl’inglesi chiamerebbero handlness e che dovrebbe essere la dote principale di un volume ben rilegato.

Inoltre questi mosaicisti del cuoio e della pergamena, sono il più delle volte i peggiori corruttori del buon gusto. Il loro esempio vale il più delle volte a incoraggiare le tendenze alla bizzarria che hanno quasi sempre gli spiriti privi di originalità. Ed ecco che la bellezza degenera molto facilmente in apparenza, il disegno che prima era complicato ma puro si trasforma in un insieme di linee tronfie e confuse, finchè al fine, urtato da i mille particolari che non sodisfano più la sua vista, l’uomo di buon gusto reclama qualcosa di più semplice e di più nobile, qualcosa che lo riconduca alle forme primitive e rappresenti per lui una vera e propria immagine d’arte. Colpevoli di questa decadenza sono in parte gl’imitatori di certi artisti bizzarri e in parte il pubblico che gl’incoraggia. «Oramai - scrive ancora il Michel nel suo trattato su L’ormamentation des reliures modernes - il comento del testo nella decorazione delle rilegature è diventata il desideratum di tutti gli amatori di libri moderni. Dato il primo impulso, il movimento si accentua ogni giorno di più e non ostante la resistenza abitudinaria di qualche preteso classico, che nega ogni individualità all’artefice non potrà più essere arrestato».

Per conto mio non sottoscrivo a questa formula e preferisco invece l’altra di un illustre trattatista inglese - quel sir Edward Sullivan che è egli stesso un mirabile rilegatore - il quale in un suo acuto studio sul Design in gold-tooled book binding, respinge il suggerimento del suo collega francese e dopo averne accennati i pericoli, osserva che l’unica preoccupazione del rilegatore veramente artista deve essere quella di sapere scegliere i suoi ferri e i suoi fregi appropriati allo stile dell’epoca in cui il libro da rilegarsi fu stampato.

Del resto è a punto in Inghilterra che bisogna andare a ricercare lo stile della rilegatura moderna: una rilegatura che unisce a una grande eleganza una grandissima semplicità, che è economica e degna al tempo stesso di figurare in ogni biblioteca. A questo risultato, molti elementi contribuirono: primo di tutti, forse, quel book-birding act (che non so se sia più in vigore ma che certo influì sull’industria della rilegatura) secondo il quale nessun volume poteva uscire dai confini del regno senza essere prima rilegato. In secondo luogo l’esempio del Morris e della sua House of art, esempio che ebbe maggiori risultati per l’influenza che esercitò coi suoi ammaestramenti, che non con le sue opere le quali sono spesso inferiori alle teorie che William Morris proclamava e sosteneva così caldamente. Finalmente a perfezionare il gusto del pubblico e a migliorare sempre più le condizioni della bibliopegia inglese valse senza dubbio la grande esposizione di rilegature antiche e moderne organizzata nel 1891 dal Burlington Fine Arts, esposizione per la quale fu pubblicato un mirabile catalogo, che sparse lungamente in tutta l’Inghilterra, i più belli esemplari di quella mostra unica al mondo. Tutto ciò fece sì che mentre la bibliopegia inglese raggiungeva un così alto livello di perfezione, in Francia rimaneva stazionaria. Certo la tecnica francese è sempre eccellente, ma un lusso non sempre di buon gusto ha preso il posto della vera arte.


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