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86 novella li.

in figliuolo come uno statuto; e chi dicesse: Non è vero, ne sarebbe berteggiato o cacciato via per uomo che non si affidi alla comune opinione. Ora avvenne poche sere fa, che un certo uomo, il quale è al servigio dell’ammiraglio di Malamocco, udito a sparare un cannone, si levò su per andare alla marina e vedere se potea di là scorgere qualche vascello. Passando egli colà da quelle casipole che abbiamo detto, ed essendo stimolato dalla voglia del fare acqua, si accostò alla muraglia. Quindi standosi pe’ fatti suoi, gli parve di udire di dentro un certo romore, come di cane che graffiasse il terreno, onde la prima cosa che gli cadesse in mente, si fu che fosse venuta la voglia al diavolo di restituire a lui solo il danaro che avea già ingojato a tutto il paese. Per la qual cosa, ajutato dal barlume delle notti serene della state, pose l’occhio ad una fessura della vecchia muraglia, che molte ne avea, spiò dentro e vide un cane tutto nero che in effetto graffiava con molta furia la terra, forse per trarne fuori qualche talpa o sorcio che quivi si era celato. Vennegli prima un capriccio di paura, e poco mancò che non fuggisse; ma pure immaginando fortemente che il cane graffiando gli volesse indicare il luogo del tesoro, ed entrandogli sempre più nell’animo il desiderio di avere, gli si formò nel cervello il vaneggiamento, sicchè gli parea di toccare oro e noverare monete. Se non che non potendo egli solo senza ordigni bastare alla fatica, venutogli in mente un amico suo, detto il Fossi, che albergava poco lontano di là, messasi la via fra le gambe, cominciò a trottare, e giunto alla casa dell’amico, si diede a gridare all’uscio: O Fossi, o Fossi, lévati, ch’io ho a darti certi danari per parte del mio padrone. Il Fossi poco udiva, perchè la sera avea voluto vedere il fondo a non so quanti orciuoli di vino, onde la fatica del levare molte volte il gomito l’avea sì pesto e renduto spossato, che dormiva come un ceppo, e avea fatto del naso una tromba. Ma l’amico, il quale avea nelle ossa e ne’ nervi lo stimolo dell’oro, tanto