e lo vedeano star saldo, pur per vedere qual movimento
facesse, zufolarono di nuovo; ed egli, come
se avesse udito a sibilare basilischi, postosi in pensiero
che fossero ladri che si accennassero per ispogliarlo,
e parendogli forse di avergli intorno, di vedere
le sguainate coltella a luccicare, di sentirsi trafitta
la gola e vedere il sangue, prese una subita
risoluzione: diede la volta indietro e cominciò a fuggire
quanto potea. I compagni credendo ch’egli potesse
essere l’innamorato, bramosi di conoscerlo in
viso, si mossero tuttaddue ad un tempo, e dietro gli
corsero volando. La furia del correre fu grande e
le intenzioni diverse; ma l’uno parea la lepre, e gli
altri i levrieri. Il pauroso, ch’era fuori di sè e ansava,
parendogli di aver la morte sul capo, non vedendo
più dove andasse, incespica in non so che, e stramazza
disteso come un tappeto, rinvolto nel mantello,
che non si potea muovere. Immagini ognuno,
che gli parve quando si vide i due sibilatori addosso,
i quali divenuti del suo caso pietosi e presolo per le
braccia, cercavano di rilevarlo, e gli chiedevano s’egli
si fosse in qualche parte del corpo danneggiato. Ma
egli, prendendo ogni parola per bestemmia e ogni
atto per coltellate, si diede a chiedere con voci compassionevoli
la vita e a conceder loro il mantello e
quanto avea indosso, purché potesse essere salvo.
Essi avendolo finalmente rilevato, e veduto che gli
tremavano le ginocchia, sicchè non potea reggersi
in piedi, deliberarono di condurlo ad un tragitto per
metterlo in barca, e standogli uno di qua e l’altro
di là, gli prestavano assistenza. Ma egli tutto pieno
di sospetto, e non vedendo in fantasia altro che ladri,
talora sospirava profondamente e tacea, ora si sbottonava
il vestito e dicea: Prendete, io vi do anche
questo; ora mostrava loro le fibbie delle scarpe,
e accennava che le togliessero; e in somma ogni
cosa promettea, ogni cosa scongiurava che si portassero
via e lo lasciassero in pace. Finalmente giunti
al tragitto e consegnatolo ad un gondoliere, quivi lo
lasciarono così dalla paura accecato, ch’io credo che
gli paja ancora di essere stato nelle mani de’ ladri.