Pagina:Novelle rusticane (1885).djvu/57


don licciu papa 43

rando l’aveva citato per riscuotere il credito della mezzeria, non seppe che rispondere. La chiusa dei Grilli era buona soltanto per far grilli; il minchione era lui, se era tornato dalla messe a mani vuote, e massaro Venerando aveva ragione di voler esser pagato, senza tante chiacchiere e tante dilazioni, perciò aveva portato l’avvocato, che parlava per lui. Ma com’ebbe finito, e massaro Venerando se ne andava lieto, dondolandosi dentro gli stivaloni come un’anitra ingrassata, non potè stare di domandare al cancelliere se era vero che gli vendevano la mula.

— Silenzio! — interruppe il giudice che si soffiava il naso, prima di passare a un altro affare.

Don Licciu Papa si svegliò di soprassalto sulla panchetta, e gridò: — Silenzio!

— Se foste venuto coll’avvocato, vi lasciavano parlare ancora, gli disse compare Orazio per confortarlo.

Sulla piazza, dinanzi agli scalini del municipio, il banditore gli vendeva la mula. —