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40 | novelle rusticane |
mente col muso nel brago, di contro all’uscio, gli gittò al collo il nodo scorsoio.
— Ah! Madonna santissima! Cosa fate, zio Masi! — gridava la zia Santa, pallida come una morta. Per carità, zio Masi, non mi acchiappate la multa, che mi rovinate!
Lo zio Masi, il traditore, per pigliarsi il tempo di caricarsi la maialina sulle spalle, le sballava di belle parole: — Sorella mia, che posso farvi? Questo è l’ordine del sindaco. Maiali per le strade non ne vuole più. Se vi lascio la porcellina perdo il pane.
La zia Santa gli correva dietro come una pazza, colle mani nei capelli, strillando sempre: — Ah! zio Masi! non lo sapete che mi è costata 14 tarì a San Giovanni, e la tengo come la pupilla degli occhi miei! Lasciatemi la maialina, zio Masi, per l’anima dei vostri morti! Che all’anno nuovo, coll’aiuto di Dio, vale due onze!
Lo zio Masi, zitto, a capo chino, col cuore più duro di un sasso, badava solo dove metteva i piedi, per non isdrucciolare nella mota, colla maialina di traverso sulle spalle, che