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24 | novelle rusticane |
coll’orecchio teso, e non perdeva d’occhio le sue bestie, le quali si rosicavano l’orzo adagio adagio, perchè non glielo rubassero.
Giusto in quel momento vennero a dirgli che il Re voleva parlargli. Veramente non era il Re che voleva parlargli, perchè il Re non parla con nessuno, ma uno di coloro per bocca dei quali parla il Re, quando ha da dire qualche cosa; e gli disse che Sua Maestà desiderava la sua lettiga, l’indomani all’alba, per andare a Catania, e non voleva restare obbligato nè al vescovo, nè al sotto-intendente, ma preferiva pagar di sua tasca, come uno qualunque.
Compare Cosimo avrebbe dovuto esserne contento, perchè il suo mestiere era di fare il lettighiere, e proprio allora stava aspettando che venisse qualcuno a noleggiare la sua lettiga, e il Re non è di quelli che stanno a lesinare per un tarì dippiù o di meno, come tanti altri. Ma avrebbe preferito tornarsene a Grammichele colla lettiga vuota, tanto gli faceva specie di dovervi portare il Re nella lettiga, che la festa gli si cambiò