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16 | novelle rusticane |
al Santo Padre, e volevano spogliarlo del temporale. Ma quando il Papa mandò la scomunica per tutti coloro che acquistassero beni delle manimorte, il Reverendo sentì montarsi la mosca al naso, e borbottò:
— Che c’entra il Papa nella roba mia? Questo non ci ha a far nulla col temporale. — E seguitò a dir la santa messa meglio di prima.
I villani andavano ad ascoltare la sua messa, ma pensavano senza volere alle ladrerie del celebrante, e avevano delle distrazioni. Le loro donne, mentre gli confessavano i peccati, non potevano fare a meno di spifferargli sul mostaccio:
— Padre, mi accuso di avere sparlato di voi che siete un servo di Dio, perchè quest’inverno siamo rimasti senza fave e senza grano a causa vostra. — A causa mia! Che li faccio io il bel tempo o la malannata? Oppure devo possedere le terre perchè voialtri ci seminiate e facciate i vostri interessi? Non ne avete coscienza, nè timore di Dio? Perchè ci venite allora a confessarvi? Questo