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di là del mare 263

braccia l’uno dell’altro, quando si dissero che si amavano nella bocca, entrambi pensavano con desiderio molle ed acuto al rapido momento della sera innanzi, in cui sottovoce, senza guardarsi, quasi senza parole, si erano detto che il cuore turbinava loro in petto ad entrambi nel trovarsi accanto. Quando si lasciarono, e si strinsero la mano, sulla soglia, erano tristi tutti e due, e non tristi soltanto perchè dovevano dirsi addio — quasi mancasse loro qualche cosa. Pure si tenevano sempre per mano, ad entrambi veniva per istinto la domanda. — Ti rammenti? — E non osavano. Ella aveva detto che partiva l’indomani col primo treno, ed egli la lasciava partire.

L’aveva vista allontanarsi pel viale deserto, e rimaneva là, colla fronte contro le stecche di quella persiana. La sera calava. Un organino suonava in lontananza alla porta di un’osteria.

Ella partiva l’indomani col primo treno. Gli aveva detto: — Bisogna che vada con lui! — Anch’egli aveva ricevuto un tele-