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i galantuomini

vare dietro il pagliaio il ragazzo, il quale si faceva rosso e balbettava ogni volta che ella gli ficcava gli occhi addosso, e l’afferrò pei capelli onde farsi dare un bacio.

Don Piddu sarebbe morto di vergogna. Dopo il pignoramento, dopo la miseria, non avrebbe creduto di poter cascare più giù. La povera madre lo seppe nel comunicarsi a Pasqua. Una santa, colei! Don Piddu era chiuso, insieme a tutti gli altri galantuomini, nel convento dei cappuccini per fare gli esercizi spirituali. I galantuomini si riunivano coi loro contadini a confessarsi e sentir le prediche; anzi, facevano loro le spese del mantenimento, nella speranza che i garzoni si convertissero, se avevano rubato, e restituissero il mal tolto. Quegli otto giorni degli esercizi spirituali, galantuomini e villani tornavano fratelli come al tempo di Adamo ed Eva; e i padroni per umiltà servivano a tavola i garzoni colle loro mani, chè a costoro quella grazia di Dio andava giù di traverso per la soggezione; e nel refettorio, al rumore di tutte quelle mascelle in moto, sembrava