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224 | novelle rusticane |
mezzo alla campagna spaventata, sembrava tremasse di paura, mentre lo spogliavano prima di abbandonarlo.
— Che cosa state facendo? chiese don Marco al custode che voleva salvare le botti e gli attrezzi del palmento. — Lasciate stare. Ormai non ho più nulla, e non ho che metterci nelle botti.
Baciò il rastrello della vigna un’ultima volta prima di abbandonarla e se ne tornò indietro, tirandosi per la cavezza l’asinello.
Al nome di Dio! Anche i galantuomini hanno i loro guai, e son fatti di carne e di ossa come il prossimo. Prova donna Marina, l’altra figlia di don Piddu che s’era buttata al ragazzo della stalla, dacchè aveva persa la speranza di maritarsi, e stavano in campagna pel bisogno, fra i guai; i genitori la tenevano priva di uno straccio di veste nuova, senza un cane che gli abbaiasse dietro. Nel meriggio di una calda giornata di luglio, mentre i mosconi ronzavano nell’aia deserta, e i genitori cercavano di dormire col naso contro il muro, andò a tro-