Pagina:Novelle rusticane (1885).djvu/219


pane nero 205

voleva. Il ragazzo le mise la candela sotto il naso, e scoppiò a piangere dalla paura.

— O mamma! mamma mia! — piagnucolava Carmenio - O che sono solo e non posso darvi aiuto!

Aprì l’uscio per chiamare quelli della mandra dei fichidindia. Ma nessuno l’udiva.

Dappertutto era un chiarore denso; sulla costa, nel vallone, laggiù al piano — come un silenzio fatto di bambagia. Ad un tratto arrivò soffocato il suono di una campana che veniva da lontano, ’nton! ’nton! ’nton! e pareva quagliasse nella neve.

— Oh, Madonna santissima! — singhiozzava Carmenio - Che sarà mai quella campana? O della mandra dei fichidindia, aiuto! O santi cristiani, aiuto! Aiuto, santi cristiani! — si mise a gridare.

Infine lassù, in cima al monte dei fichidindia, si udì una voce lontana, come la campana di Francofonte.

— Ooooh... cos’èeee? cos’èeee?...

— Aiuto, santi cristiani! aiuto, qui da curatolo Decuuu!...