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184 novelle rusticane

sezza d’ogni cosa arrivava coll’inverno. Lucia stavolta diceva davvero che voleva andarsene a servire in casa di don Venerando.

Misero la vecchiarella sul somaro, Santo da un lato e Carmenio dall’altro, colla roba in groppa; e la mamma, mentre si lasciava fare, diceva alla figliuola, guardandola cogli occhi grevi sulla faccia scialba:

— Chissà se ci vedremo? chissà se ci vedremo? Hanno detto che tornerò in aprile. Tu statti col timor di Dio, in casa del padrone. Là almeno non ti mancherà nulla.

Lucia singhiozzava nel grembiale; ed anche la Rossa, poveretta. In quel momento avevano fatto la pace, e si tenevano abbracciate, piangendo insieme. — La Rossa ha il cuore buono — diceva suo marito. — Il guaio è che non siamo ricchi, per volerci sempre bene. Le galline quando non hanno nulla da beccare nella stia, si beccano fra di loro.

Lucia adesso era ben collocata, in casa di don Venerando, e diceva che voleva lasciarla soltanto dopo ch’era morta, come si suole,