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il reverendo | 5 |
di Dio, allorquando la poveraccia fu presa dagli scrupoli, come accade alle donne che non hanno altro da fare, e passano i giorni in chiesa a picchiarsi il petto pel peccato mortale — ma non quando c’era lo zio, ch’ei non era di quei preti i quali amano farsi vedere in pompa magna sull’altare dall’innamorata. Le donne, fuori di casa, gli bastava accarezzarle con due dita sulla guancia, paternamente, o dallo sportellino del confessionario, dopo che s’erano risciacquata la coscienza, e avevano vuotato il sacco dei peccati propri ed altrui, chè qualche cosa di utile ci si apprendeva sempre, per dar la benedizione, uno che speculasse sugli affari di campagna.
Benedetto Dio! egli non pretendeva di essere un sant’uomo, no! I sant’uomini morivano di fame: come il vicario il quale celebrava anche quando non gli pagavano la messa; e andava attorno per le case de’ pezzenti con una sottana lacera che era uno scandalo per la Religione. Il Reverendo voleva portarsi avanti; e ci si portava, col vento in poppa;