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Là in quel letto di fianco alla torre
     Visse Linda, sospiro di mille:
     15Ma per lei non v’è gioja; ma scorre
     Sempre il pianto dall’egre pupille
     Da quel dì che un severo comando
     18Le strappò dalle braccia Fernando.

Quante volte, fissata sul lago,
     Il mattin le ricorre al pensiero
     21Che ha veduto partire il suo vago
     Dai Francesi arrolato guerriero,
     Quattro dì dopo l’alba festosa
     24Che la fe’ gl’impromise di sposa!

Lì a quel salce, alla misera avvinto,
     I begli occhi coi baci asciugò:
     27Qui da truce sbirraglia sospinto,
     — Linda, addio» fra i singhiozzi iterò:
     Dal battello fin qui l’ha veduto
     30Accennarle il compianto saluto.

Or del duol coll’ingegno, la mesta
     Cerca i campi di là da Pirene,
     33Fra i cimenti di guerra funesta
     Paurosa seguendo il suo bene.
     Oh pensate se un solo momento
     36Abbia posa di Linda il tormento!

Del giardin più le ajuole non cura:
     A chi dar le primizie dei fiori?
     39Quando aprile ravviva natura
     Più non guida i festevoli cori:
     Dell’ottobre a la gioja vivace
     42Le memorie e il timor non han pace.