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un uomo che avesse colla fanciulla comuni destini, e al quale il fato l’avesse destinata a sposa, l’avrebbe potuta richiamare in vita. Per la qual cosa il giudice, colto da un’improvvisa idea: — «Chi mai può egli essere quest’uomo destinato dai fati a sposo di vostra figlia, disse risolutamente al ministro, se non il baccelliere Lieu-cen? Fatelo dunque ricercare, e acconsentite a maritare con lui la giovinetta, se volete salvarla dalla morte.» — Si chiamò infatti Lieu-cen, e questi col fiato suo alitò sul corpo della fanciulla; e di subito la fanciulla ritornò in vita. Tutte le persone, che si trovarono presenti al fatto, asserirono di non aver giammai veduto nulla di più maraviglioso.

Pao-kung al colmo della gioia, ordinò che si conducessero i giovani nella residenza del ministro; e la sera stessa si celebrarono le nozze tra Lieu-cen e la rinata fanciulla.

Lieu-cen coll’andare del tempo acquistossi gran fama appresso i letterati; ottenne un’onorevole magistratura, ed ebbe poi due figli, che divennero uomini di molto merito e di grande considerazione.