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città, e si fermò a quella stazione; e per le aperte finestre della vicina miserabile casetta vide Cun-niang, che innanzi al camino soffiava il fuoco per apparecchiare il domestico desinare. Hoang-kuang rimase colpito dalla grazia e leggiadria della fanciulla, e domandò ad alcuni che gli eran vicino chi fosse quella vaga giovanetta, e di che famiglia. Un tale che era presente, e che conosceva la fanciulla, si fece innanzi e gli disse, com’ella fosse la figlia del magistrato Lieu; la quale trovavasi in quella casa, perchè aveva perduto ogni suo avere a causa del saccheggio della città. Il giorno dipoi Hoang-kuang manda alla casa, ove aveva veduta Cun-niang, e la fa domandare in isposa. Ma la giovanetta ricusa assolutamente d’acconsentire a un tal matrimonio. Non per questo Hoang-kuang lasciò il pensiero d’averla; anzi baldanzoso e sicuro per l’autorità e il nobile lignaggio di sua famiglia, non cessava di fare presso la zia della fanciulla continue premure per conseguire il suo fine, deciso di adoperare la forza, se per altro mezzo non riuscisse nell’intento. Per la qual cosa la zia, allarmata e malcontenta della insistenza di lui, disse un giorno a Cun-niang: «Il padre di costui è un possente magistrato: se non gli si acconsente nella sua domanda, credi tu che ci lascierà un momento in questo luogo tranquille?» — «Se egli mi vuole a forza sposare, rispose la fanciulla, mi avrà morta. Se volete promettermi a lui, fatelo pure: ditegli solamente che, a causa della morte dei miei genitori, debbo ancora per sessanta giorni portare il lutto; e che soltanto dopo quel tempo potremo incominciare a discorrere della cerimonia degli sponsali. Il tempo darà consiglio: chi sa che in questo intervallo, non si trovi modo di liberarsi da lui!»

Quando Hoang-kuang seppe la causa, per la quale la fanciulla ricusava in sulle prime di aderire ai suoi desideri, si mise l’animo in pace, rassegnossi ad aspettare i sessanta giorni, e lasciò di tormentare le due donne.

Un giorno tre soldati, ch’erano in marcia, presero alloggio nell’albergo di posta, in prossimità della casa delle nostre