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fece conoscere il pensiero ch’egli avrebbe avuto di promettere sposa la figliuola ad uno dei Cin. Al che la donna rispose: «In quest’affare voi siete il padrone, e potete disporre a vostro talento, nè v’è bisogno che mi domandiate consiglio.» — «Egli è ancora, riprese il marito, che avrei desiderato che così bel bello aveste fatto conoscere a vostra figlia la cosa di che si tratta, per sapere pur quel ch’ella ne pensa.» Ed infatti la madre, scelta un’occasione favorevole, entrò un giorno colla figliuola in discorso del giovane Cin, e le disse come il padre avesse intenzione di darglielo in isposo. La fanciulla Cun-niang, che aveva anch’essa udito parlar bene del giovanotto, quantunque non osasse dirlo in faccia alla madre, sentì nel profondo dell’animo che un tal matrimonio avrebbe appagati i vivi desideri del suo cuore.

Non era per anco scorso un mese da quel che abbiamo narrato, allorchè Xao-Sieu mandò anch’esso da Lieu-sceng a domandargli, pel suo figliuolo Heu, l’avvenente giovanetta. Ma Lieu— sceng, che aveva già divisato concederla ai Cin, a lui rifiutò, adducendo a pretesto la fresca età della fanciulla, e aggiungendo che non sarebbe stato troppo l’aspettare un altro annetto prima di tornarne a parlare. Dopo che la persona venuta per parte di Xao-Sieu a domandar la fanciulla se ne fu andata, Lieu si recò di nascosto dal suo parente, e gli disse che, se voleva andare a intendersela coi Cin per quel matrimonio, di cui tempo fa gli aveva tenuto ragionamento, andasse pure, dacchè avea stabilito di conceder loro la propria figliuola. Il parente si recò dunque alla casa di Cin Cang-ce, e gli espose l’oggetto della sua visita. Ma Cin Cang-ce, che era poverissimo, per delicatezza d’animo si rifiutò sulle prime di acconsentire ad un così onorifico e nobile parentado. Laonde il parente di Lieu dovette più volte esortarlo ad accettare l’offerta, ripetendogli: «Se il mio parente vi concede la sua figliuola, egli è per la probità vostra e per la stima che universalmente gode la vostra famiglia: non si tratta di sapere se voi siete ricco o povero. Acconsentite, ve ne prego, ai desideri di Lieu-sceng: nessun ostacolo vi si oppone, e non manca altro