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oltre nascondere la verità, il frate confessò il suo vero essere. Per la qual cosa Pao-kung ordinò che gli fosse messa la Kanga3, e fosse cacciato in prigione. Quindi considerando che l’avventura occorsagli, di sdrucciolare e cadere sotto le finestre della donna, derivava dall’aver egli in cuore sentimenti mondani e volontà di tornarsene al secolo, per tale infrazione ai sacri canoni della legge e della religione, fu condannato alla pena del bastone e all’esilio.

In quanto alla donna, ella decise di tornare in casa di sua madre. Ma Zin-te, il primo marito, avendo avuto cognizione dell’onesto procedere di sua moglie, rinnovò presso i parenti di lei premurose domande per riaverla in isposa. Laonde Sieu-niang, rinunziando alla presa deliberazione, non pensò più di ritornare alla casa dei suoi genitori, ma rientrò sotto il tetto maritale. In tal modo il nome e l’onore di questa donna agli occhi di tutti apparvero puri ed integri.