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A
Carlo Gargiolli
Tradussi, già da qualche tempo, queste novellette, e gliele mandai, egregio amico, pregandola a leggerle, e colla nota sua perizia nelle lettere a correggere tutti quelli errori di stile e di lingua, che dalla mia penna inesperta potessero essere sfuggiti. Ella compiacente rispose al mio desiderio, nè le dispiacquero le novellette da me tradotte: ma anzi mi fu indulgente di lode, e mi confortò a pubblicarle. Ecco di fatti che ora escono alla luce in Piacenza, ove Ella con tanto onore professa le lettere nostre, ed escono per consiglio ed aiuto di Lei. A Lei dunque dedico il presente libretto: lo accetti, non come cosa di valore, nè di Lei degna, ma come testimonianza di quell’amicizia che da più anni sinceramente ci lega.
Firenze, 30 Gennaio 1872.
CARLO PUINI.